Il tempo e l’attesa…!
Lochor Aikeny, 20.06.2014
Classico quadretto africano: me ne sto qui, seduta in mezzo al deserto, in una zona remota dove esiste solo qualche capanna sperduta qua e là, ed una chiesa. Ovviamente chiusa.
Accanto a me una donna Turkana, regale nel suo silenzio immobile, sotto il peso enorme delle sue collane; di fronte, tre uomini Turkana ed uno Etiope, intorno ad una moto, di cui stanno tentando, assolutamente alla maniera africana, di riparare una ruota.
Il sole si è finalmente abbassato al livello del tramonto, che definirei “livello umano”, qui.
Stiamo aspettando.
Qui in Africa è un’attività. Mi illuminò su questo uno dei miei amici kenyoti, lo scorso anno, durante un’attesa che il problema di turno si risolvesse, quando osservai, anche un po’ contrariata, che stavamo perdendo tempo, stando senza far niente. Fu lì che mi spiegò che mi sbagliavo, perché in realtà non stavamo senza far niente: stavamo aspettando…!
Sì, aspettare è una delle occupazioni principali di questo continente. Se producesse reddito, l’Africa sarebbe in assoluto il luogo più ricco del mondo!
L’orologio è un gadget molto relativo, da queste parti: quei pochi che ne possiedono uno, lo portano in mezzo agli altri bracciali, con identica funzione: ornamentale.
L’appuntamento, qui, è quando ci si incontra. I mezzi di trasporto partono quando sono pieni. I meeting cominciano quando sono arrivati tutti!
Il tempo è davvero una certezza assoluta, qui.
E’ assolutamente certo che ce ne sia in abbondanza!…