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Croci… rosse!

Posted by admin on marzo 17, 2015 in I giorni (diversi) dell'Ethiopia |
© 2015 Roberta Cappelli Arramo, Ethiopia. Red crosses.

© 2015 Roberta Cappelli
Arramo, Ethiopia.
Red crosses.

Qonga-Sorsa, luglio 2014

Una delle infinite, lunghe attese africane…!

Ogni tanto, a dispetto delle usanze locali, ci provo ad arrivare puntuale. Ma le uniche cose che non si fanno mai attendere in Africa sono le tradizioni! Giungere in un luogo e non trovare nessuno, è il minimo che ti possa capitare, se non hai l’accortezza di arrivare almeno un paio d’ore dopo l’orario fissato. La gente viene da lontano…

Ma so bene che non è un fatto di distanze: è un fatto culturale, è non prestare attenzione e non dare importanza alcuna allo scorrere del tempo, né alle persone che attraversano questo tempo.

Siamo a 2000 metri, immersi nella rigogliosa natura di queste montagne. L’aria è fresca, ma al sole non si può stare: devo ancora smaltire tutto quello preso nel deserto del Turkana!…

Decido di aspettare sul retro della piccola chiesetta di fango, all’ombra. Ne approfitto per rimanere due minuti da sola, in compagnia unicamente dei miei pensieri. Ma “solitudine”, in Africa, e persino in Ethiopia, non è parola contemplata nel dizionario corrente…! Un gruppo di bambini mi circonda, tendendomi quasi un agguato… così anche l’agognato silenzio svanisce, nel nulla, o in una combriccola di meravigliosi mocciosetti…!

Sono assolutamente affascinata dalle chiese di fango africane, ma quelle etiopi vincono! Sembrano set cinematografici, persino nel tipo di illuminazione, e la qualità e quantità di materia che le arreda, sono a metà tra l’inutile e il grottesco!

Mi sono rifugiata nella piccola “out-station” (una filiale della parrocchia, ma… senza prete!, che capita nei paraggi a rotazione, dovendone gestire, talvolta, anche fino a 30!…), immediatamente attratta da una foto che non potevo non scattare, con due croci rosse composte ad arte, manco fossimo a Cinecittà!…

Nonostante le speranze riposte nella sacralità del luogo… anche qui, la pace, dura poco: uno dei teoremi fondamentali dell’Africa è che la quantità di bambini che può assalirti in meno di un minuto, è direttamente proporzionale al chiarore della tua pelle…! La  mia non vede il sole di una spiaggia da 8 anni, fatevi due calcoli!…

Mi arrendo. E comincio a scherzare con loro. Che poi, con quei visetti, quegli occhi e quei sorrisi, non è così difficile cadere prigioniera della loro freschezza e del loro entusiasmo!…

Prima o poi le famiglie che stiamo aspettando, arriveranno. E finirà la ricreazione. L’attesa… quella no!, continuerà a regnare sovrana su questa terra d’Africa, regalandoti incontri, sorrisi, vita!

Mi chiedo: perché le attese a Roma, alla fermata dell’autobus, non sono così interessanti?…

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